Tuesday, May 12, 2009

La guerra del diavolo



1 – Quando raccontai la storia di Ahmad alla gente e ai figli della nostra parrocchia, i loro cuori bruciavano d'entusiasmo per la missione.

Loro dissero a loro stessi, “Cosa stiamo facendo nel nostro paese? Noi stiamo seguendo questo o quell'altro leader e stiamo combattendo per la politica, dimenticando la nostra missione Cristiana di portare la luce del mondo alla gente assetata”.

Di notte, ero sdraiato con la testa sul cuscino quando un pensiero calmo, malvagio e satanico mi disse,

“Padre, smetti di raccontare vere storie alla gente. Non le capiranno. Tieni queste storie per te stesso. Qualcuno potrebbe accusarti di promuovere te stesso o di pretendere la santità”.

Fui disturbato dal sentire questo, e quasi ci credetti. Così presi la Sacra Bibbia e pregai, “Signore, Gesù, tu conosci le mie debolezze e conosci il mio peccato; Tu mi parli e nessun altro, nemmeno i miei stessi pensieri”.

Aprii la Bibbia e lessi un pasaggio dagli Atti degli Apostoli 21:18-19

“L'indomani Paolo fece visita a Giacomo insieme con noi: c'erano anche tutti gli anziani. Dopo aver rivolto loro il saluto, egli cominciò a esporre nei particolari quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo”.

Quando lessi questo passaggio mi sentii riempire di gioia e pace, perché Gesù vuole che io parli e che dica tutto in dettaglio.

2 – Mi alzai dal letto e accesi il computer. Scrissi l'intera storia e avevo intenzione di pubblicarla sul mio sito web. Nel momento in cui schiacciai il bottone per pubblicarla, il computer fu colpito da un virus che danneggiò l'intero sito.

“Oh mio Dio, che cosa è successo” dissi a me stesso. Non capivo nulla. Per fortuna il sito era stato salvato su un computer più piccolo sei mesi prima. Lavorai un'intera settimana per recuperare le informazioni che avevo perso, e non avevo il coraggio di pubblicare la storia su Internet perché sentivo che la questione era pericolosa.



3 – Quando inaugurammo il santuario il 12 Settembre 2007, la Vergine aveva già mandato l'altare, le statue e le pietre dall'Europa nelle valigie dei viaggiatori. La Vergine aveva mandato tutto ciò che vedete nel santuario. Non ho usato pubblicità. Dopo l'inaugurazione viaggiai negli Stati Uniti d'America e qui, attraverso sermoni, raccontai la storia agli Americani. L'entusiasmo si diffuse nei loro cuori, e loro mi dissero, “Questo è quello che vogliamo sentire”. Così mi invitarono nelle loro case, scuole e chiese per narrare il mio racconto.

Il due Ottobre 2007 stavo raccontando la storia, ed era presente una persona responsabile di programmi per la TV e la radio. Questa persona mi prese da parte e insistette affinché raccontassi la storia alla radio e alla televisione.

Io dissi, “Sii paziente”.

Lui disse, “Devi raccontare questa storia, a tutti i costi”.

Io replicai, “Quando vuoi raccontarla alla radio?”

Lui mi domandò, “Puoi andare alla stazione radio domani?”

Io acconsentii e registrai l'appuntamento sulla mia agenda. Poi lui mi domandò, “Puoi andare alla stazione televisiva dopodomani?” Io acconsentii. Nel momento in cui scrissi la data sulla mia agenda, entrai nel mio ufficio e ricevetti una telefonata, “Padre, Deir-El-Kamar è circondata dal fuoco.

“Cosa?” domandai. “Che cosa è successo?”

“Siamo all'inferno; le fiamme sono alte 17 metri. Il fuoco passa vicino alle case e brucia l'intera montagna”.

Io ebbi paura. Non sapevo chi avesse causato il fuoco, ma capii che si trattava di un messaggio del diavolo. “Se continui a raccontare la storia, brucerò Deir-El-Kamar e darò fuoco al santuario dell'Agnello di Dio”.

Rimasi confuso per tutta la notte, “Dovrei andare o no alla stazione radio, domani? Dovrei raccontare o no la storia in televisione?”

Andai in visita a una suora e le dissi tutto. Lei disse, “Questo è un segnale che la storia deve raggiungere tutti. Il diavolo mette il terrore tramite i suoi pensieri e le sue azioni, affinché noi non parliamo di quanto Dio sta facendo nelle nostre vite e nelle vite degli altri. In questo modo, se non parliamo, la fede diviene debole. Ma se noi raccontiamo quello che Dio sta facendo nelle nostre vite, la fede si rafforza nelle anime. La fede arriva dall'ascoltare”.

Io capii e andai alla radio e alla TV, e raccontai la storia a milioni di persone.

Questa è la Buona Novella. Ogni Cristiano deve raccontare agli altri quanto Dio sta facendo nella sua vita e in quella degli altri, senza paura e orgoglio (promuovere te stesso, fingere di essere un santo) e senza ritirarsi o arretrare di fronte a pensieri malvagi e alle terribili azioni del diavolo.

Il 2 Ottobre le fiamme dell'incendio erano molto alte in Deir-El-Kamar e la gente era terrificata, perplessa e sbigottita. Il fuoco passò tra le case ma nessuno rimase ferito, e il fuoco bruciò l'intera Montagna della Croce. Dopo l'incendio distruttivo, la gente ispezionò il santuario dell'Agnello di Dio. Qui trovarono un'enorme sorpresa che li fece piangere. I due alberi della cappella, l'albero che faceva ombra sulla testa della Vergine e l'albero della croce blu erano ancora vestiti nei loro abiti verdi. Ogni altra cosa era stata ridotta in cenere o deformata dalle fiamme. In aggiunta, le buste di carta che circondavano il santuario, dove noi mettevamo le nostre candele, rimasero intatte.

Le persone che vivevano in Deir-El-Kamar sentirono che solo la Vergine aveva protetto quel luogo, e aveva impedito alla mano malvagia di raggiungerlo. Si trattò di un grande segno del cielo che confortò e rassicurò tutti quanti. La Vergine e il Suo Figlio, l'Agnello di Dio, erano e sono tuttora presenti tra noi.


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