Friday, May 22, 2009

Il programma spirituale sul Monte della Croce




          9:30 – Il Percorso della Vita in Abbondanza.
                   (L'incontro con il Signore Gesù attraverso le Sacre Scritture).

          10:30 – Visita al Santuario dell'Agnello di Dio.
                   Confessioni nella Grotta dell'Agnello di Dio.
                   (L'incontro con il Signore Gesù nel Sacramento della Riconciliazione).

          11:30 – Visita alla chiesa di Padre Yacoub. Santa Messa.
                   (L'incontro con il Signore Gesù nell'Eucaristia).

          12:30 – Visita alla Croce costruita da Padre Yacoub.

          13:00 – Pranzo.



Thursday, May 21, 2009

LA CHIESA DI PADRE YACOUB


Nell'anno 1932, Padre Yacoub costruì un edificio sulla sommità del Monte della Croce e lo utilizzò come magazzino per le provviste. In caso di forte pioggia, il santo era solito celebrare lì l'Eucaristia. Questo luogo non è mai stato considerato come una chiesa.




Negli anni della guerra Libanese (1975 – 1990) molti eserciti nemici attraversarono e si fermarono in questo luogo. Ne fecero una base per le loro operazioni militari. Quando questi eserciti se ne andarono, questo edificio rimase relativamente dimenticato e restò abbandonato per quasi diciotto anni.




La missione di restauro:

Agli inizi del 2008, sentii nel mio cuore un forte desiderio di restaurare questo luogo. Volevo che pochi giorni dopo la canonizzazione di Padre Yacoub, questo luogo fosse dedicato come la prima chiesa chiamata in onore di Padre Yacoub. Il desiderio bruciava dentro di me, ricordandomi che questa sarebbe stata una possibilità storica per Deir-El-Kamar e per i Cristiani nella regione del Chouf.

Sì, era davvero un'opportunità storica per la gente che viveva nell'area di Chouf e per coloro che avevano sofferto la persecuzione e l'espulsione durante gli anni della guerra. Ancora adesso essi soffrono a causa dei blocchi politici ed economici, che scoraggiano i giovani e li spingono a emigrare. Così incontrai il Signor Kamil Habib e l'ingegnere Tony Yazbeck, e tutti insieme decidemmo di andare avanti per raggiungere il mio obiettivo.




L'approvazione della presidentessa generale:

Chiamai la presidentessa generale dell'assemblea delle Sorelle della Croce e le spiegai il mio desiderio. Le dissi che sapevo che le suore erano occupate in quei giorni, per via della canonizzazione di Padre Yacoub a Beirut. Le chiesi di concederci il permesso di restaurare l'edificio in modo da realizzare una chiesa in suo onore.

Due giorni dopo lei mi chiamò e mi diede il permesso di procedere. Così iniziai a pregare, usando i tre princìpi che avevo seguito in precedenza, durante la costruzione del santuario dell'Agnello di Dio: non prendere denaro dall'ordine, non prendere prestiti e non usare alcuna pubblicità per la raccolta dei fondi.

Un grido a  Padre Yacoub:

Il primo passo che feci fu quello di chiamare gli amici e di raccontargli del mio progetto. Non ricevemmo alcun aiuto finanziario. Un paio di settimane più tardi, salii sul Monte della Croce, guardai una grande immagine di Padre Yacoub e gli gridai, “Mi aiuterai oppure no? Vuoi che questo luogo diventi la prima chiesa nominata in tuo onore, oppure no?” Tornai a casa molto triste.




L'intercessione di Padre Yacoub:

Il giorno seguente, il primo Marzo 2008, Sorella Salwa Islambouli, presidentessa del convento delle Sorelle della Croce, mi chiamò e mi domandò di andare da lei. Mi affrettai lì e lei mi disse che un uomo molto ricco si era presentato con il desiderio di realizzare qualcosa sulla Montagna della Croce. Così, lei gli aveva detto che io avevo iniziato a lavorare. Lui chiese di incontrarsi con me.

Io capii che Padre Yacoub ci aveva inviato quest'uomo e andai insieme a lei a incontrarlo. Lui ascoltò la storia e contribuì dandoci migliaia di dollari. Questo era solo l'inizio.

Due giorni più tardi, ero seduto nel mio ufficio quando ricevetti una telefonata da una strana persona che disse, “Padre, ho letto la storia del santuario dell'Agnello di Dio e sono rimasto molto impressionato. Sono il dirigente di una società di materiali da costruzione. Può considerare la mia compagnia come se fosse sua e può prendere gratuitamente tutto ciò di cui ha bisogno”. Capii immediatamente che Padre Yacoub aveva mandato quest'uomo per aiutarci.




L'8 Marzo 2008, dopo una notte passata a preoccuparmi perché avevo bisogno di $5000 per allargare la strada del Monte della Croce e costruire un muro, stavo pregando nel mio cuore. Andai al metropolitan di Saida, a un incontro di sacerdoti della parrocchia. Mentre ero seduto con i miei fratelli religiosi, ricevetti una telefonata da una persona di Beirut che disse, “Padre, le manderò un assegno di $5000”.

Ero fuori di me dalla gioia e chiamai un operaio con un martello pneumatico per allargare la strada. Incontrai l'operaio e gli dissi di iniziare il lavoro. In questo modo la strada fu allargata e costruimmo un muro di 700 metri. Dio e Padre Yacoub iniziarono a inviarci l'assistenza di cui avevamo bisogno.




Il 25 Marzo 2008, Mr. Kamil Habib era in visita presso una famiglia e gli disse del progetto del restauro, e la famiglia donò cinquecento rocce per il progetto. Poche settimane più tardi, andammo a Jezzine in cerca di un altare per la chiesa di Padre Yacoub. L'ingegnere, Tony Yazbeck, stava vagando ovunque in cerca di questo altare. Lui pregò nel suo cuore chiedendo l'intercessione di Padre Yacoub, e improvvisamente trovò la pietra dell'altare nascosta tra rocce e terra. Il proprietario della fabbrica prese l'iniziativa e ci diede in regalo ciò di cui avevamo bisogno.




A un certo punto non avevo abbastanza denaro per procedere con il progetto. In amico mi consigliò di scrivere delle lettere e di mandarle a delle persone ricche nella speranza di trovare ciò di cui avevo bisogno. Così inviai circa dieci lettere, ma solo una persona mi rispose. Capii che Dio è l'Unico che vuole restaurare questo luogo e farne una chiesa. Lui avrebbe provveduto.

A metà Aprile 2008 restavano solo $20 nella scatola. Sapevo che avrei dovuto mandare via gli operai il giorno seguente perché non c'era più denaro. Pregai e dissi a Padre Yacoub, “Non prenderò alcun prestito. Se vuoi ricostruire questo luogo e farne la prima chiesa con il tuo nome, aiutami”. Poco dopo, un amico di scuola che non vedevo da quattordici anni visitò il santuario dell'Agnello di Dio e rimase impressionato dalla storia di quel luogo. Dopo la sua visita sentì che voleva essere d'aiuto, così donò $17.000. Mi disse che qualcosa dentro di lui lo ispirò ad aiutare.




Di nuovo, a metà Maggio 2008 mi ritrovai con soli $44 rimasti nel fondo. Progettavo di licenziare tutti i lavoratori il giorno seguente. Dopo che ebbi celebrato l'Eucaristia, una persona mi si avvicinò e disse “ Padre, voglio parlarle. Avevo programmato un viaggio di lavoro in uno degli stati Arabi per partecipare a un seminario annuale. Non volevo andarci, così pregai Padre Yacoub e gli dissi, “Non voglio andare in quel viaggio. Se puoi fare qualcosa per aiutarmi, donerò il prezzo del biglietto per la tua chiesa. Il giorno seguente dei gravi scontri scoppiarono a Beirut e sul Monte del Libano, che ebbero come conseguenza la chiusura dell'aeroporto. Il seminario annuale fu cancellato ed eccomi qui, pronto a darle un assegno di $1000, che era il prezzo del mio biglietto”.




Alla fine di Maggio, c'erano solo $67 rimasti nella scatola, così di nuovo progettai di licenziare tutti gli operai il giorno successivo. La mattina seguente ricevetti una telefonata da una persona che conosco a Beirut. Lui disse, “Padre, desidero donare il la cupola e la campana per la chiesa. Che altro le serve ancora?”

Menzionai che avevamo ancora bisogno di pavimentare il sagrato della chiesa e alcune altre cose. Lui promise di richiamarmi quella notte. Quando mi chiamò, mi disse, “Domani le manderò un assegno di $6.000”.




In questo modo completammo il nostro lavoro. Ci sono molte altre storie da raccontare, e se le registrassimo tutte, avrei bisogno di libri interi per scriverle. Nel corso di tre mesi restaurammo l'edificio che Padre Yacoub aveva costruito.


La celebrazione della canonizzazione di Padre Yacoub:

Il 21 Giugno 2008, in occasione della canonizzazione di Padre Yacoub, le celebrazioni a Deir-El-Kamar iniziarono con un'enorme processione. La processione ebbe inizio alla statua di Padre Yacoub all'interno della città e continuò fino alla sommità del Monte della Croce. I credenti si radunarono alle sette e mezza di sera. La processione includeva un gruppo di sacerdoti e una banda musicale, Al-Ahrar Kferdibyan. La banda e il coro di Saydet El-Talley suonò e cantò degli inni bellissimi. Camminammo in processione con delle candele. Io portai il Santissimo Sacramento nell'Ostensorio che il Beatificato aveva usato in occasioni speciali.

Quando giungemmo all'ingresso del Monte della Croce, una brezza leggera stava carezzando i volti della gente e toccando i loro cuori. Guardai alla folla ed ebbi un brivido a causa di una gioia indescrivibile e poiché c'erano migliaia di persone. All'ingresso, costruimmo una torre su cui mettemmo una statua di Gesù, donata da una persona di Deir-El-Kamar alcuni giorni prima della processione.

La folla si fermò a guardare la statua ricoperta da un telo rosso, chiedendosi di cosa si trattasse. La banda stava suonando e tutti gli occhi guardavano in direzione della torre.
Poi il Signor Kamil Habib sollevò il telo e la statua di Gesù apparve con entrambe le mani aperte per dare il benvenuto alla folla al Monte della Croce.
I cuori di migliaia di persone si mossero nel vedere questa scena. Molti piansero dalla gioia e dalla commozione. Raggiungemmo il piazzale della Croce, che Padre Yacoub aveva installato, e lì passammo la sera di fronte al Santissimo Sacramento.
La stazione televisiva “Télé Lumière” mandò in onda per ore questa celebrazione unica.

Il 21 Giugno 1860 portò una tragedia alla gente di Deir-El-Kamar e il 21 Giugno 2008 portò una bellissima cerimonia per la gente di Deir-El-Kamar.




Il 22 Giugno 2008, Padre Yacoub il cappuccino fu beatificato a Beirut. Il 24 Giugno 2008, il reverendo vescovo Elias Nassar inaugurò il progetto della prima chiesa al mondo che porta il nome del Beatificato Padre Yacoub.

E da allora, delle folle sono venute fino al Monte della Croce, questo luogo sacro. Loro visitano il santuario dell'Agnello di Dio e la chiesa di Padre Yacoub. E quando tornano indietro alle loro case, i loro cuori traboccano di gioia, pace e santità.

Wednesday, May 20, 2009

Festività importanti nel Santuario dell'Agnello di Dio



12 Settembre: la festa del Santuario dell'Agnello di Dio.
-         5 del pomeriggio: una processione sulla Strada della Vita in Abbondanza.
-         6 del pomeriggio: celebrazione dell'Eucaristia nel Santuario dell'Agnello di Dio.

27-28 Dicembre: Festività Natalizie.

-         7 di sera: serata spirituale Natalizia nel presepe dell'Agnello di Dio con il Santissimo Sacramento, un bue, un asinello e due pecore.

Tuesday, May 19, 2009

Le pietre della cappella


Il 30 Aprile 2007, il Signor George Saady e il suo assistente, il Signor Samir Abou Rjeily iniziarono a costruire la cappella da pietre naturali. Prima di completare la costruzione, terminammo le pietre. Non riuscivamo più a trovarne neanche una. Così il lavoratore si trovò obbligato ad allontanarsi molto per trovare le pietre giuste. Era un lavoro molto faticoso, e così gli dissi di fermarsi. Non poteva continuare a quel modo.

Telefonai al proprietario di una scavatrice e gli chiesi di scavare al centro del piazzale. Lui scavò circa de metri al centro del piazzale, e lì trovò più di cinquecento pietre. Noi fummo molto felici. In questo modo, continuammo a costruire la cappella. Il 5 di Luglio 2007, la costruzione della cappella fu finalmente completata.


Monday, May 18, 2009

La Statua


Nel 2003 un gruppo di persone da Deir-El-Kamar andarono a far visita a Medugorje, e lì due giovani donne comprarono una statua per Nostra Signora la Vergine, conosciuta come “la statua bianca” o “Statue Blanche”.

Nonostante i molti ostacoli, loro riuscirono a farla passare per l'aeroporto e la portarono in Libano. Da allora, loro provarono disperatamente a trovare un posto per la statua, ma il loro tentativo fu inutile; non riuscivano a trovare un posto per essa. Uno dei frati Mariamiti gli disse, “Non preoccupatevi. La Vergine è venuta in Libano da sé e troverà il suo posto al momento giusto”.

La statua rimase nella sua scatola per quattro anni, finché una delle giovani donne sentì del progetto. Lei mi chiamò e disse, “Vogliamo offrirti la statua della Vergine per il progetto”. Dopo quattro anni, tirammo fuori la statua dalla sua scatola e il 14 Agosto 2007 la portammo nel luogo del santuario, dove la mettemmo nel luogo in cui la Vergine aveva deciso che fosse posizionata – nel mezzo delle preghiere e delle glorificazioni.


Sunday, May 17, 2009

La Croce Blu


Sull'aereo che mi riportava da Medugorje, riflettei sulla croce blu che stava piantata nel cemento a 200 metri di distanza dalla zona del progetto (il santuario dell'Agnello di Dio) sul Monte della Croce a Deir-El-Kamar. Pensai che sarebbe stato stupendo se solo avessi potuto spostare la croce dalla sua posizione e metterla all'interno del santuario. Ma sapevo che era assicurata al cemento, e che questo mio progetto sarebbe stato quasi impossibile.

Arrivai in Libano e il giorno seguente portai i lavoratori nel luogo del santuario. Quando raggiungemmo il luogo della Croce Blu, la trovammo sfilata dalla sua posizione e inclinata verso il terreno. Domandai che cosa fosse successo alla croce. Uno dei lavoratori rispose, “Padre, mentre tu eri via una tempesta con forti venti soffiò in Deir-El-Kamar. Sradicò ogni cosa sul suo cammino e tirò via con sé la Croce Blu”.

Gli dissi di prendere la croce immediatamente. La croce fu posizionata nel suo posto vicino al santuario il 17 Agosto 2007.


Saturday, May 16, 2009

Le pietre del santuario


L'undici Aprile 2007, ricevetti un invito da parte di “Télé Lumière” per visitare Medugorje. La data di questo invito non fu secondo me una coincidenza, ma fu scelta dalla provvidenza divina. L'11 Aprime è per me significativo, perché è la data della mia vocazione alla vita religiosa nel 1993.

Accettai l'invito e andai a Medugorje il primo Maggio 2007, e lì contemplai il santuario della statua bianca nel cortile della chiesa dell'asilo. Un'idea folle mi venne alla mente. Desideravo comprare le pietre per il santuario in Libano lì a Medugorje. Mentre i credenti pregavano accanto al santuario, io stavo contando le pietre del santuario e facendo progetti.

Parlai con un Croato usando il linguaggio dei segni finché lui non capì che cosa volevo dire. Mi portò con la sua macchina fino all'area industriale della città. Andammo in una fabbrica di tegole e rocce, e lì io scelsi le pietre del santuario.

Dissi al gruppo Libanese che ero in pellegrinaggio con la mia visione. L'entusiasmo entrò nei loro cuori. Uno a uno essi si offrirono di portare una o due pietre all'interno del loro bagaglio. Portai le 130 pietre del santuario da Medugorje. Una donna dell'Himalaya si offrì di pagare il prezzo per le pietre bianche del santuario.

La Domenica mattina, queste 130 pietre si trovavano nelle borse di settantacinque persone Libanesi. Il giorno seguente l'aereo volò dall'Europa al Libano, carico con le pietre per il santuario. Una settimana più tardi le pietre iniziarono a raggiungere Deir-El-Kamar finché non arrivarono tutte. La costruzione del santuario fu completa il 27 Maggio 2007.


Friday, May 15, 2009

La storia dell'Altare



Il 2 Aprile 2007, una persona che vive a Deir-El-Kamar mi chiese di andare con lui fino a Jezzine in una fabbrica di tegole. Accettai il suo invito. Non ero mai stato a Jezzine prima di allora. Quando raggiungemmo la fabbrica di tegole, ho notato che il proprietario della fabbrica stava lavorando su un grosso altare. Gli chiesi quanto sarebbe costato un altare del genere.

Lui rispose, “Onestamente, padre, non ho calcolato le spese. Si tratta di un'offerta votiva, e voglio terminarla in fretta”.

Lasciammo quel posto e ci dirigemmo verso un'altra fabbrica. Durante il cammino dissi ad alta voce, “Vorrei che qualcuno con un'offerta votiva ci offrisse un altare per il santuario”.

Guardai in alto nel cielo e pregai, “Oh Vergine, non c'è nessuno che ha un'offerta votiva e che potrebbe offrirci un altare?”

Raggiungemmo la seconda fabbrica. Il mio amico comprò i materiali di cui aveva bisogno e poi facemmo una passeggiata fuori dalla fabbrica. Il proprietario mi guardò e disse, “E lei, padre, che cosa desidera?”

Per coincidenza stavamo passando di fronte a un altare, così gli chiesi quanto sarebbe costato un altare come quello. Lui rispose, “Padre, questo è un regalo per lei”. In quel momento fui sopraffatto dalla gioia, perché la Vergine aveva risposto alla mia preghiera.




L'altare fu consegnato il 17 Aprile 2007.

Thursday, May 14, 2009

Guarigioni Fisiche e Spirituali


All'inizio del 2008 fui sorpreso dall'arrivo di molti gruppi di fedeli provenienti da diverse regioni del Libano in cerca del Santuario dell'Agnello di Dio. Investigai il problema e venni a sapere di una donna di Beirut che era ammalata di un grosso tumore alla gamba. Il dottore voleva operarla per rimuovere il tumore immediatamente.

Nel Novembre 2007 lei si recò al Santuario e pregò vicino alla statua della Vergine. Quella stessa notte il tumore sparì dalla sua gamba. Così la donna iniziò a viaggiare nella regione costale del Libano, raccontando a tutti a riguardo del Santuario dell'Agnello di Dio. Conseguentemente, la gente iniziò a venire a frotte fino al Monte della Croce.


Wednesday, May 13, 2009

La caverna dell'Agnello di Dio


Tornato dagli Stati Uniti decisi di non rimanere in silenzio di fronte a questa malvagità. A Novembre iniziai una campagna di rimboschimento sul Monte della Croce. La gente che vive a Deir-El-Kamar e le persone che amano questo luogo mi informarono che il prezzo per ogni nuovo albero sarebbe stato di cinque dollari. Grazie a molta generosità, fui in grado di raccogliere la cifra necessaria 2,100 alberi che piantammo sul Monte della Croce.



Mentre stavamo scavando nel corso del rimboschimento, scoprimmo qualcosa ricoperta di terra subito accanto alla cappella. Curiosi di vedere di cosa si trattasse, portammo degli attrezzi e iniziammo a scavare. In quel punto trovammo una roccia bellissima. Così la roccia che vedete nell'asilo nido e al suo esterno era ricoperta di terra: era nascosta.



Durante l'ultimo giorno di rimboschimento, il 17 Novembre, appena quaranta giorni prima della notte di Natale, la macchina fu messa in moto per scavare la roccia coperta di terra fino a raggiungere il livello del cortile. Era sera tardi. Subito prima di andare a casa, domandai al proprietario della scavatrice di scavare un po' di più in prossimità della roccia, così da scoprire dove terminasse.

Questi scavò per due metri e mezzo all'interno della terra, e ne uscì del fumo. Curioso, domandai di cosa si trattasse. Il proprietario replicò che si trattava di una roccia. Quando si mosse, altro fumo salì allo scoperto. Gli domandai di ripulire la roccia da tutta la terra. Mi chiedevo quanto fosse larga questa roccia. Lui lavorò fino a tarda notte, e quando ebbe pulito più detriti Dio rivelò una pietra di pavimentazione molto grande, delle dimensioni di una o due stanze. In quel momento capii che l'asilo di cui sognavo si trovava in quel punto. Chiamai gli ingegneri e i miei amici dicendo, “Venite a vedere che cosa abbiamo appena scoperto”.

Loro si affrettarono fino al luogo indicato, e ognuno era stupefatto e ricolmo di gioia. La persona che scavò usando la scavatrice non era Cristiana, e quando vide la roccia piatta mi guardò e disse, “Tu sei un profeta”. Questo mi ricordò delle reazioni dei pagani nei confronti di San Pietro e San Paolo, quando videro il lavoro di Dio attraverso i propri discepoli.

Chiesi informazioni all'ingegnere, Tony Yazbeck, e lui mi spiegò che la costruzione sarebbe stata costosa e avrebbe richiesto dei ponteggi metallici. Io pregai, “Oh Vergine, sai che mi è proibito usare i miei soldi o prendere denaro dal convento o di prendere prestiti o richiedere donazioni, ma ci restano solo trentasette giorni prima di Natale. Per favore concedici il denaro per i ponteggi metallici”.

Due giorni dopo ero in visita a una famiglia in Deir-El-Kamar. Nel momento in cui stavo per partire, notai che la mia macchina aveva una ruota a terra. Chiamai un amico per aiutarmi. Mentre lo aspettavo mi fermai sul margine della proprietà, che guarda la valle dall'alto.

Ero preoccupato, e pregavo e pensavo ai ponteggi e a quanto sarebbero stati costosi. Mentre aspettavo, guardai il terreno e con mia sorpresa mi ritrovai su un lungo ponteggio di ferro con altri ponteggi poggiati accanto a esso. Ero davvero terrificato. Mi affrettai a domandare alla famiglia riguardo a questi ponteggi, e loro dissero, “Padre, questi ponteggi sono stati gettati qui da diverso tempo, e a noi non servono. Li vorremmo offrire alla Vergine”.

Qualche giorno dopo, i ponteggi vennero consegnati al santuario, e il giorno 8 Dicembre 2007 altri ponteggi furono offerti da un'altra famiglia. La Vergine continuò a mandare supporto finanziario e il soffitto fu messo in opera il 21 Dicembre. Il presepe fu infine pronto per Natale.



Portammo un asinello, un bue e due pecore, e io misi il Santissimo Sacramento nel presepe. Fu la più meravigliosa serata spirituale passata nel santuario dell'Agnello di Dio. Più di 300 persone furono presenti il 27 e il 28 di Dicembre, 2007. Loro si affrettarono come pastori, si inginocchiarono come i re magi, e tutti coloro che passarono la notte con il Signore durante queste due nottate nel Santuario dell'Agnello di Dio tornarono a casa glorificando e pregando Dio per tutto ciò che avevano visto e sentito, tenendo queste cose nel loro cuore per meditare su di esse.



Questa è la storia del Santuario dell'Agnello di Dio.

Tuesday, May 12, 2009

La guerra del diavolo



1 – Quando raccontai la storia di Ahmad alla gente e ai figli della nostra parrocchia, i loro cuori bruciavano d'entusiasmo per la missione.

Loro dissero a loro stessi, “Cosa stiamo facendo nel nostro paese? Noi stiamo seguendo questo o quell'altro leader e stiamo combattendo per la politica, dimenticando la nostra missione Cristiana di portare la luce del mondo alla gente assetata”.

Di notte, ero sdraiato con la testa sul cuscino quando un pensiero calmo, malvagio e satanico mi disse,

“Padre, smetti di raccontare vere storie alla gente. Non le capiranno. Tieni queste storie per te stesso. Qualcuno potrebbe accusarti di promuovere te stesso o di pretendere la santità”.

Fui disturbato dal sentire questo, e quasi ci credetti. Così presi la Sacra Bibbia e pregai, “Signore, Gesù, tu conosci le mie debolezze e conosci il mio peccato; Tu mi parli e nessun altro, nemmeno i miei stessi pensieri”.

Aprii la Bibbia e lessi un pasaggio dagli Atti degli Apostoli 21:18-19

“L'indomani Paolo fece visita a Giacomo insieme con noi: c'erano anche tutti gli anziani. Dopo aver rivolto loro il saluto, egli cominciò a esporre nei particolari quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo”.

Quando lessi questo passaggio mi sentii riempire di gioia e pace, perché Gesù vuole che io parli e che dica tutto in dettaglio.

2 – Mi alzai dal letto e accesi il computer. Scrissi l'intera storia e avevo intenzione di pubblicarla sul mio sito web. Nel momento in cui schiacciai il bottone per pubblicarla, il computer fu colpito da un virus che danneggiò l'intero sito.

“Oh mio Dio, che cosa è successo” dissi a me stesso. Non capivo nulla. Per fortuna il sito era stato salvato su un computer più piccolo sei mesi prima. Lavorai un'intera settimana per recuperare le informazioni che avevo perso, e non avevo il coraggio di pubblicare la storia su Internet perché sentivo che la questione era pericolosa.



3 – Quando inaugurammo il santuario il 12 Settembre 2007, la Vergine aveva già mandato l'altare, le statue e le pietre dall'Europa nelle valigie dei viaggiatori. La Vergine aveva mandato tutto ciò che vedete nel santuario. Non ho usato pubblicità. Dopo l'inaugurazione viaggiai negli Stati Uniti d'America e qui, attraverso sermoni, raccontai la storia agli Americani. L'entusiasmo si diffuse nei loro cuori, e loro mi dissero, “Questo è quello che vogliamo sentire”. Così mi invitarono nelle loro case, scuole e chiese per narrare il mio racconto.

Il due Ottobre 2007 stavo raccontando la storia, ed era presente una persona responsabile di programmi per la TV e la radio. Questa persona mi prese da parte e insistette affinché raccontassi la storia alla radio e alla televisione.

Io dissi, “Sii paziente”.

Lui disse, “Devi raccontare questa storia, a tutti i costi”.

Io replicai, “Quando vuoi raccontarla alla radio?”

Lui mi domandò, “Puoi andare alla stazione radio domani?”

Io acconsentii e registrai l'appuntamento sulla mia agenda. Poi lui mi domandò, “Puoi andare alla stazione televisiva dopodomani?” Io acconsentii. Nel momento in cui scrissi la data sulla mia agenda, entrai nel mio ufficio e ricevetti una telefonata, “Padre, Deir-El-Kamar è circondata dal fuoco.

“Cosa?” domandai. “Che cosa è successo?”

“Siamo all'inferno; le fiamme sono alte 17 metri. Il fuoco passa vicino alle case e brucia l'intera montagna”.

Io ebbi paura. Non sapevo chi avesse causato il fuoco, ma capii che si trattava di un messaggio del diavolo. “Se continui a raccontare la storia, brucerò Deir-El-Kamar e darò fuoco al santuario dell'Agnello di Dio”.

Rimasi confuso per tutta la notte, “Dovrei andare o no alla stazione radio, domani? Dovrei raccontare o no la storia in televisione?”

Andai in visita a una suora e le dissi tutto. Lei disse, “Questo è un segnale che la storia deve raggiungere tutti. Il diavolo mette il terrore tramite i suoi pensieri e le sue azioni, affinché noi non parliamo di quanto Dio sta facendo nelle nostre vite e nelle vite degli altri. In questo modo, se non parliamo, la fede diviene debole. Ma se noi raccontiamo quello che Dio sta facendo nelle nostre vite, la fede si rafforza nelle anime. La fede arriva dall'ascoltare”.

Io capii e andai alla radio e alla TV, e raccontai la storia a milioni di persone.

Questa è la Buona Novella. Ogni Cristiano deve raccontare agli altri quanto Dio sta facendo nella sua vita e in quella degli altri, senza paura e orgoglio (promuovere te stesso, fingere di essere un santo) e senza ritirarsi o arretrare di fronte a pensieri malvagi e alle terribili azioni del diavolo.

Il 2 Ottobre le fiamme dell'incendio erano molto alte in Deir-El-Kamar e la gente era terrificata, perplessa e sbigottita. Il fuoco passò tra le case ma nessuno rimase ferito, e il fuoco bruciò l'intera Montagna della Croce. Dopo l'incendio distruttivo, la gente ispezionò il santuario dell'Agnello di Dio. Qui trovarono un'enorme sorpresa che li fece piangere. I due alberi della cappella, l'albero che faceva ombra sulla testa della Vergine e l'albero della croce blu erano ancora vestiti nei loro abiti verdi. Ogni altra cosa era stata ridotta in cenere o deformata dalle fiamme. In aggiunta, le buste di carta che circondavano il santuario, dove noi mettevamo le nostre candele, rimasero intatte.

Le persone che vivevano in Deir-El-Kamar sentirono che solo la Vergine aveva protetto quel luogo, e aveva impedito alla mano malvagia di raggiungerlo. Si trattò di un grande segno del cielo che confortò e rassicurò tutti quanti. La Vergine e il Suo Figlio, l'Agnello di Dio, erano e sono tuttora presenti tra noi.


Monday, May 11, 2009

La costruzione e l'inaugurazione del santuario


La Vergine mi mandò assistenza da ogni luogo. Conseguentemente, le stazioni della Strada della Vita in Abbondanza furono costruite unitamente alla cappella dell'Agnello di Dio e al santuario della Vergine.

Dio benedica tutti coloro che contribuirono e lavorarono duramente a questo progetto, dai contribuenti ai volontari agli aiutanti. Apprezzo il loro amore instancabile. Quasi ogni persona che diede e offrì qualcosa dal suo cuore, tornò a raccontarmi delle grandi benedizioni che ricevette da Dio. Al contrario, ognuno di quelli che offrirono qualcosa per uno scopo personale fu rimandato indietro dalla Vergine assieme al suo dono. Non c'è abbastanza spazio affinché io racconti tutte le storie. Sono troppo numerose per scriverle tutte.

Ho provato a chiedere aiuto finanziario ad alcune persone, e ho sentito tante promesse che si rivelarono vuote perché la Nostra Signora non voleva che io chiedessi soldi. Lei voleva solo che io pregassi e parlassi dei grandi miracoli e delle grandi imprese di Dio. Dovetti affidarmi a Dio che smosse i cuori di molte persone e li incoraggiò ad adiutare. In questo modo ottenni l'assistenza di cui avevo bisogno da tanti posti diversi e da persone dalle quali non mi ero aspettato di ricevere aiuto.



Il 18 Agosto 2007, ricevetti il permesso scritto dalla Diocesi Maronita di Sidon per costruire il santuario.

Il 12 Settembre 2007, facemmo una processione sulla Strada della Vita in Abbondanza. Il Reverendo Vescovo Elias Nassar consacrò la cappella dell'Agnello di Dio. Più di 500 persone furono presenti all'inaugurazione.



Sunday, May 10, 2009

Lo scopo di questa storia

L'intento di questa storia non è prendere di mira o far arrabbiare qualsiasi comunità religiosa o culturale. Culture e religioni diverse sono meritevoli del nostro rispetto e del nostro amore. Lo scopo di una storia del genere è di portare alla luce la credenza Cristiana che il Signore Gesù ci parla oggi con forza attraverso la Sacra Bibbia6, e ci rivela la Sua volontà e la sua Santa Immagine dopo la confessione dei nostri peccati7. Lui ci aspetta e ci benedice ogni volta che lo visitiamo nel Santissimo Sacramento8, esattamente come è accaduto con Ahmad.




6              Dobbiamo leggere la Bibbia con attenzione, diversamente da come leggiamo riviste o giornali.
7              Quando confessiamo i nostri peccati al sacerdote, anche se siamo stati “buoni” e puri, l'immagine della nostra vita diviene più chiara e noi realizziamo la nostra missione nella vita.
8              Quando visitiamo la Sacra Ostia, il Signore Gesù ci benedice e mette la sua mano sulla nostra spalla per consolarci, confortarci e rinforzarci. Non è importante vedere la luce o sentire la presenza del Signore, ma è importante semplicemente credere.

Saturday, May 9, 2009

La libera decisione di Ahmad


Ahmad tornò in Libano e mi raccontò tutte queste cose. Restò silenzioso per un attimo, dopo di che mi guardò e disse, “È vero, ho trovato Cristo e so che Egli è il Figlio di Dio e il Signore del cielo e della terra, ma sento che manca ancora qualcosa. Che cos'è?”

Io fermai la macchina ed entrammo in una piccola chiesa. Avevo la Bibbia nelle mie mani. Ho letto per lui le predicazioni di San Pietro dopo la Pentecoste. Pietro disse al pubblico,

“Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso! All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". E Pietro disse: "Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo”.

                                                                                                (Atti degli Apostoli, 2:36-38)

Così Ahmad disse, “È questo. Di cosa ho bisogno per diventare un Cristiano?”

Io replicai, “Prima Catechismo, poi...”

Ahmad mi interruppe e disse, “Catechismo, Catechismo. Questa parola è stata nel mio cuore per tre settimane, e io non capisco il suo significato”.

Mi resi conto che lo Spirito Santa stava lavorando molto duramente nel cuore di Ahmad. Così gli domandai quando avrebbe voluto incominciare. Il diciotto Aprile 2007, Ahmad decise di seguire Cristo. Il primo Febbraio 2008, la neve ricoprì il terreno del Santuario dell'Agnello di Dio. Era alta mezzo metro quando Ahmad ricevette i sacramenti del Battesimo, Cresima ed Eucaristia5. E così Ahmad divenne uno dei figli della Santa Chiesa.

Questa fu la prima conversione che avvenne in questo luogo scelto dalla Vergine Maria. È una conversione che non si basa sul lavaggio del cervello o sulla coercizione, sulla saggezza umana o sulla tentazione economica. Si basa fermamente su forti segnali dal Signore e sul potere dello Spirito Santo. Dio è meraviglioso nelle sue opere!






5              Il diavolo ha messo molti ostacoli per impedire ad Ahmad di raggiungere il battesimo: persone che non conosceva lo colpiscono lungo la strada per il Catechismo. Un'esplosione gli impedisce di girare liberamente. Suo figlio si ammalò e fu vicino alla morte, e lui lo andò a trovare. E quando fissammo il primo Febbraio come data per il sacramento del Battesimo, una tempesta di neve colpì il Libano e tutte le strade furono chiuse per più di una settimana. Ma noi sfidammo la natura e camminammo verso il Monte della Croce portando con noi le cose che ci servivano per il Battesimo e per la Sacra Comunione.

Friday, May 8, 2009

Ahmad predica ai suoi bambini


Ahmad lasciò Deir-El-Kamar con la sua vita capovolta. Smise di mangiare, bere e di socializzare con altre persone. Tutte le credenze che aveva costruito nella sua vita iniziarono a essere scosse. Iniziò a leggere la Bibbia. Uno dei suoi amici notò questo fatto e si arrabbiò con lui. Egli assalì Ahmad e lo ferì con un coltello. Ahmad si fece visitare da un dottore il quale gli disse, “Il Signore ti ha salvato; un solo millimetro in più e la tua mano sarebbe rimasta paralizzata”. Ahmad perdonò il suo assalitore. Mi chiamò prima di tornare a casa, e mi raccontò che cosa gli era successo. Gli raccomandai di fare attenzione.

Ahmad mi rispose, “Sono pronto a morire per il bene del Signore”.

Io gli dissi, “No, il Signore ti ha scelto per una grande missione. Stai solo attento”. Lui disse che sarebbe stato più cauto.

Ahmad tornò al suo paese, radunò i suoi otto figli e gli disse, “Io voglio raccontarvi una storia. Avete mai sentito dire qualcosa riguardo a Gesù?”

Loro risposero, “No, chi è Gesù”.

Lui disse, “Il suo nome è Issa, nel Corano”.

Loro replicarono, “Sì, Issa è un profeta”.

Ahmad gli disse, “No, Gesù è il Figlio di Dio. Lui è venuto al mondo. Ha sofferto. È stato crocifisso ed è morto, e nel terzo giorno Egli è resuscitato. Lui ci ha dato il suo corpo e il suo sangue. Lui ha fatto tutto questo per perdonare i nostri peccati e per donarci la vita eterna”.

Il suo figlio maggiore lo interruppe, “Che Dio ci perdoni, padre. Il Cristo non è stato crocifisso”.

Ahmad gridò e disse, “Mohammad, questa è la verità, Mohammad. Questa è la verità. Domani non andrete a scuola. Domani starete a casa. Voglio farvi vedere un film su Gesù”.

La mattina seguente, Ahmad andò al più vicino villaggio Cristiano ed entrò in una videoteca, dove chiese tutti i film riguardanti Gesù. Il proprietario Cristiano del negozio rimase molto sorpreso e disse, “Io sono stato qui per quarant'anni, e non ho mai sentito nessun non-Cristiano chiamare Gesù il Signore. Io stesso lo chiamo così solo una volta alla settimana, la Domenica”.

Ahmad gli rispose: “Lo dici una volta alla settimana perché stai affogando nel materialismo. Devi dirlo tutti i giorni”.

Ahmad prese il film su Gesù di Nazareth e lo guardò con i suoi figli, che credettero. Si arrabbiarono perché questa verità gli era stata nascosta. Quando il film fu terminato, Ahmad mi chiamò e disse, “I miei figli vogliono parlare con te”.

Io rimasi sorpreso. I figli iniziarono a parlarmi e a raccontarmi del loro amore per me. Domandai ad Ahmad che cosa avesse raccontato ai suoi figli.

Lui disse, “Te lo dirò più tardi, non parlerò con te di questo al telefono”:

Gli domandai quando sarebbe tornato in Libano. Lui rispose che non aveva soldi, così non sarebbe potuto venire. Gli dissi di non preoccuparsi; che il Signore avrebbe sistemato e organizzato ogni cosa.

Il giorno successivo, un vecchio amico di Ahmad lo visitò e lasciò dei soldi in tasca a uno dei suoi figli. Quando Ahmad si accorse del denaro, lo prese in mano, riunì i suoi figli e disse, “Avete visto la divina provvidenza? Avete visto il Signore Gesù?”

Poi, piuttosto che voltarsi verso la loro sacra città santa, si voltò verso Deir-El-Kamar, si inginocchiò e ringraziò Dio.


Thursday, May 7, 2009

La professione di fede di Ahmad nel luogo del santuario


Il quinto giorno, andai assieme ad Ahmad sul luogo del progetto, e avemmo una conversazione nel posto che successivamente divenne il santuario della Vergine.

Lui disse, “Padre, c'è qualcosa, un passaggio mancante, una chiave3 che non mi stai dando”.

Io replicai, “Ahmad, io conosco la chiave ma non te la darò. Devi scoprirla da solo”.

Ma, per rendere le cose più semplici, gli raccontai la storia di una ragazza che incontrai negli Stati Uniti e che non era Cristiana, ma che incontrò Cristo e decise di essere battezzata. Dopo che ebbe ricevuto il sacramento del Battesimo, lei andò in visita ai suoi genitori e non riuscì a dormire perché sentiva una presenza oscura e deprimente all'interno della casa. Lei andò allora di stanza in stanza facendosi il segno della croce e dicendo, “Nel nome di Gesù Cristo uscite da qui”.

Così Ahmad mi interruppe dicendo: “Come? Come? Fai questo segno ancora una volta”.

Così io feci il segno della croce. Allora lui disse, “Questo è il segno che ho visto Venerdì sera nella cappella. La luce è uscita dal contenitore (il Tabernacolo) con una forma di croce, ed è entrata nel mio cuore”.

Rimasi sorpreso, ma adesso avevo capito perché la luce si era spostata da sinistra a destra. Dissi, “Ahmad, sei stato qui in Deir-El-Kamar per cinque giorni e Cristo si sta rivelando a te in una maniera molto forte. Ma tu chi dici che sia questo Gesù Cristo?”

Lui restò in silenzio per un momento, poi alzò la testa per guardare il cielo e disse, “Ero abituato a considerarlo un profeta, ma adesso posso vedere che Lui è il Signore del cielo e della terra”.

Lui proclamò questo nel posto dove successivamente fu costruito il santuario della Vergine.

La sera arrivò e seguì la mattina – il quinto giorno.

Il settimo giorno, Ahmad completò il suo lavoro al santuario, e io ero convinto che Dio avesse finito il lavoro che stava compiendo nella vita di quest'uomo.






3              Qual è il passaggio o la chiave per una persona che non è Cristiana? È il Battesimo. Una persona che non è Cristiana sente che manca qualcosa, ma non sa di cosa si tratta.

Wednesday, May 6, 2009

Il potere dell'Eucaristia


Il terzo giorno, Ahmad lavorò tutto il giorno al progetto del santuario, e alla sera gli domandai se avesse mai visto un film su Gesù. Lui rispose di no. Lo invitai allora a guardarne uno con me. Così lo accompagnai alla grande sala ricevimenti del parrocchia e lì guardammo “La Passione di Cristo”, un film diretto da Mel Gibson.
Mentre stavamo guardando il film, una scena in cui Gesù schiacciava un serpente sul monte degli ulivi attirà l'attenzione di Ahmad. Lui gridò, “Ripeti la scena, ripetila. La voglio vedere di nuovo”.

Mandai di nuovo la scena e lui disse, “Questi sono i sandali che ho visto nel mio sogno. Erano color miele e avevano un fiocco”. A quel punto capì che il Signore Gesù, Lui stesso, era colui che gli era apparso nel sogno. Gesù aveva scelto questa immagine per rivelare Se stesso a quest'uomo.

Alla fine del film Ahmad disse, “Questa è la verità, ed è necessario che sia rivelata a tutti”.
Prima di lasciare la sala di ricevimento gli domandai se avrebbe voluto visitare la cappella prima di tornare al suo appartamento, e lui acconsentì. Non dissi nulla ad Ahmad a riguardo della reale essenza della cappella o riguardo alla Reale Presenza del Cristo vivente nel Santissimo Sacramento. Ero sicuro che il Signore presente nel sacramento avrebbe toccato il cuore di ogni persona pura in cerca della verità. Così entrammo nella cappella e ci sedemmo vicino al tabernacolo. Dopo pochi minuti, Ahmad mi sorprese prendendo la mia mano destra e mettendola sopra il suo cuore. Il suo cuore stava battendo molto veloce.
Gli domandai: “Cosa c'è che non va?”

Lui disse, “Ho sentito una grande presenza da quando sono entrato in questo posto, come se qualcuno stesse mettendo la sua mano sopra la mia spalla”.

Io dissi, “Prega”.

Qualche minuto dopo lo vidi che tremava, e mi domandò se avessi visto quello che aveva visto lui. Gli domandai che cosa avesse visto, e mi disse che me lo avrebbe detto più tardi. Appariva confuso e in difficoltà.

Io dissi, “Chiedi qualsiasi cosa tu voglia, e Dio ti risponderà”.

Pregammo un altro po', dopo di che lasciammo la cappella.

Lungo la strada, gli domandai che cosa avesse visto in quel luogo.

Lui disse, “Ho visto una luce intensa uscire da quel Contenitore1, il Tabernacolo. Si è spostata da sinistra a destra, e poi è entrata nel mio cuore veloce come un fulmine”.

Non capii perché la luce dovesse muoversi da sinistra a destra. Gli dissi, “Sai dove ti ho appena portato?”

Lui rispose, “No, si tratta di un posto sacro e consacrato? Nel momento in cui sono entrato in quel luogo, la cappella, ho sentito direttamente che il principio di ogni cosa si trovava lì dentro2”.

In quel momento Ahmad iniziò a parlare in maniera teologica perché due giorni dopo quell'incidente il Papa Benedetto produsse Sacramentum Caritatis, in cui per la Cristianità l'Eucaristia è descritta come l'apice di ogni cosa.

Io dissi, “Sì, il principio di ogni cosa è presente all'interno della cappella”.

Raccontai ad Ahmad dell'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli, e il modo in cui Lui ci diede il Suo sangue e il Suo corpo come perdono per i nostri peccati e per la vita eterna. Gli spiegai anche la Reale Presenza di Gesù nel Santissimo Sacramento.

Lui domandò, “Questo significa che Gesù era presente?”

Io risposi, “Sì”.

Lui aggiunse, “Oh, mio Dio, mi sono successe molte cose da quando sono arrivato a Deir-El-Kamar”.

Io dissi, “Non aver paura. Dio si sta rivelando a te”.

La sera arrivò e seguì la mattina – il terzo giorno.





1              La scatola è il Tabernacolo. Il Tabernacolo contiene il Santissimo Sacramento. Il Santissimo Sacramento è Gesù Cristo.
2              Chi è il principio di tutto? Gesù è l'Alfa e l'Omega. Ahamd sentì la presenza del principio di tutto, ma non capì nulla.


Tuesday, May 5, 2009

Il potere della Confessione


Il giorno seguente, accompagnai Ahmad dal suo appartamento fino al progetto, e lui era molto silenzioso. Venne da me e disse, “Sono passate due ore e sono esitante. Dovrei parlare con te oppure no?”

“Qual è il problema Ahmad?” dissi.

Lui rispose, “Ieri, dopo che mi hai lasciato, una persona mi è venuta in sogno. È stato illuminante”.

Gli domandai di quale persona si trattasse, al che lui mi rispose, “Non lo so. Non ho potuto guardare il suo volto a causa della luce intensa. Ma ho visto i suoi sandali. Erano color miele e avevano un fiocco. Questa persona ha messo la sua gamba sul mio letto, e mi ha dato un calcio”.

Io dissi, “Ti ha dato un calcio? Si è trattato di un incubo?”

“No,” rispose lui, “È stata la notte più meravigliosa che io abbia mai avuto in tutta la mia vita. C'era una grande pace. La sua voce era come il tuono, come un eco, come un leggero suono mormorante”.

Capii immediatamente che queste erano espressioni bibliche: il tuono, l'eco, e il leggero mormorio. Questo è il modo in cui i profeti avvertono la presenza di Dio. Capii che il Signore Gesù aveva parlato con lui in sogno. Ma non dissi questo a lui. Gli domandai, “Che cosa ti ha detto?”

Lui rispose, “Mi ha fatto una domanda. 'Perché hai aperto il tuo cuore?' e io risposi 'Perché mi sentivo a mio agio con lui'. Lui disse, 'Non raccontare a nessuno i peccati che hai menzionato. Resta con lui e fai qualsiasi cosa ti chieda. E non discutere con lui'”.

Nel sentire l'esperienza di quest'uomo avevo le lacrime agli occhi. Lo invitai allora a una serata evangelica che era in programma quella sera a Deir-El-Kamar. Lui mi rispose che sarebbe venuto.

Così lui andò assieme al gruppo apostolico alla serata evangelica, e discusse con loro chiedendo, “Perché voi parlate più di Gesù di quanto non parliate di Dio”?

Io dissi, “Ahmad non discutere. Prendi la Bibbia e Dio ti risponderà”.

Ahmad prese la Bibbia e l'aprì. Era Giovanni 1:1,

“In principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio”.

Gli spiegai che questo significa che Gesù è Dio. Lui si mostrò sconvolto, e a quel punto disse, “Da adesso in poi, voglio fare di Gesù il Cristo la priorità della mia vita”.

La sera arrivò, e seguì la mattina – il secondo giorno.